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venerdì 22 dicembre 2006

Lo SDI: orgogliosi della nostra storia

Eravamo convinti, o così pensavamo, che la storia di Cariati, almeno quella più recente, fosse nota a tutti i cittadini. Mai potevamo immaginare che un signorotto della politica locale, “luminare” della cattiva gestione della pubblica amministrazione, “docente” di trasversalismo, “affermato sostenitore” della pratica del “salto della quaglia”, arrivasse ad un travisamento della storia del nostro comune così falso e grottesco e potesse impartire lezioni di etica a tutti i socialisti cariatesi, compresi quelli che nel corso di questi anni hanno scelto strade diverse dallo SDI. Noi respingiamo al mittente la sua falsa ricostruzione storica e riteniamo, anche per correttezza verso i nostri concittadini, di dover suggerire al signorotto di guardarsi, ogni tanto, allo specchio e farsi – se ne è capace - un sano bagno di umiltà. Se così facesse, avrebbe modo di scoprire che tutta la propria storia politica è contraddistinta solo ed esclusivamente dal perseguimento e raggiungimento di un unico obiettivo: la cura dei propri interessi personali. Altro che la tutela degli interessi della nostra collettività! D’altra parte, il giudizio che costui si è azzardato a dare della nostra storia non ci interessa né ci preoccupa, essendo palesemente dettato da un suo malcelato e insanabile risentimento personale per la recente, sonora, scoppola elettorale che, evidentemente, rievoca nella sua mente anche altre dolorose sconfitte del passato. Quello che, invece, ci interessa è il giudizio espresso dagli elettori, i quali in ogni competizione, con il forte e sempre crescente consenso dato al nostro Partito, hanno manifestato di condividere i progetti politici elaborati e proposti da noi Socialisti dello SDI insieme alle altre forze, sane ed oneste, della coalizione AMIAMO CARIATI e premiare i nostri comportamenti, anche personali. A costui, che oggi falsamente e senza pudore cerca di proporsi ai cittadini come il nuovo, ma che nuovo non è per aver mal amministrato il comune nell’ultimo decennio con i vari prestanomi di turno, ricordiamo che Egli è uno dei maggiori artefici del totale degrado ambientale, sociale, culturale, morale ed economico, in cui Cariati si ritrova e che la nostra azione politica ed amministrativa, svolta continuamente in prima persona, è stata sempre contraddistinta da un unico e altissimo fine: il bene comune e la crescita della nostra collettività. Ciò è testimoniato anche dall’attività svolta in questi primi mesi dall’Amministrazione comunale, che è riuscita con capacità, competenza, onestà e assoluta dedizione a realizzare importanti punti di quel programma elettorale, ampiamente condiviso e premiato dagli elettori, ed a risolvere numerose problematiche ereditate dalle precedenti, scellerate gestioni amministrative. L’invito che ci sentiamo di rivolgere al “signorotto” ed ai pochi reduci che ancora frequentano la sua corte è quello di non perdere tempo a falsare la storia del nostro Comune e di iniziare a dare finalmente i propri “contributi” anche su tutte quelle questioni di interesse collettivo sulle quali da troppo tempo continua ad essere assente ingiustificato. Ovviamente, dopo aver seriamente riflettuto sui motivi della propria sonora bocciatura elettorale.

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